L’American College of Rheumatology definisce l’OSTEOPOROSI come una “malattia articolare conseguente ad una perdita di integrità della cartilagine in associazione ad una correlata modificazione del tessuto osseo adiacente”. L’osteoartrosi è la più comune tra tutte le patologie articolari, inizia in modo asintomatico nel 2° e 3° decennio ed è estremamente diffusa all’età di 70 anni. La quasi totalità dei soggetti intorno ai 40 anni, mostra qualche alterazione patologica delle articolazioni sottoposte al carico, benché una parte relativamente piccola di essi presenti una sintomatologia. L’osteoporosi è considerata primitiva nelle forme postmenopausali e senile. Le osteoporosi “secondarie” sono quelle determinate da un ampio numero di patologie e farmaci”.
Nell’osteoporosi i pazienti possono essere asintomatici per anni, fino a che comin... [
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L’American College of Rheumatology definisce l’OSTEOPOROSI come una “malattia articolare conseguente ad una perdita di integrità della cartilagine in associazione ad una correlata modificazione del tessuto osseo adiacente”. L’osteoartrosi è la più comune tra tutte le patologie articolari, inizia in modo asintomatico nel 2° e 3° decennio ed è estremamente diffusa all’età di 70 anni. La quasi totalità dei soggetti intorno ai 40 anni, mostra qualche alterazione patologica delle articolazioni sottoposte al carico, benché una parte relativamente piccola di essi presenti una sintomatologia. L’osteoporosi è considerata primitiva nelle forme postmenopausali e senile. Le osteoporosi “secondarie” sono quelle determinate da un ampio numero di patologie e farmaci”.
Nell’osteoporosi i pazienti possono essere asintomatici per anni, fino a che cominciano a manifestarsi le fratture che possono verificarsi dopo traumi minimi, inapparenti o addirittura in assenza di traumi.
Le fratture delle ossa lunghe (collo del femore, estremità distale del radio e prossimale dell’omero, metatarsi) causano un dolore improvviso e intenso. Le fratture dei corpi vertebrali possono anche decorrere in maniera asintomatica, ma più spesso provocano un dolore improvviso, non necessariamente intenso, in sede dorsale. A questo segue un dolore cronico, verosimilmente sostenuto da contratture della muscolatura paravertebrale, accentuazione della cifosi dorsale e riduzione della statura.
Le fratture osteoporotiche rappresentano una delle principali cause di disabilità nella popolazione anziana ed uno dei maggiori costi sanitari.
Per gestire adeguatamente il dolore cronico in pazienti con osteoporosi, oggi non è più possibile tener conto di un singolo approccio. Bisogna sicuramente coniugare il trattamento farmacologico, di cui i bifosfonati rappresentano una pietra miliare, a una terapia non farmacologica e riabilitativa con esercizi per preservare e aumentare la massa ossea migliorando la funzione e riducendo il dolore. ... [
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