La diabesità, ovvero il connubio tra diabete mellito tipo 2 e obesità viscerale, è un problema di sanità pubblica ormai pandemico. Spesso coincide con la presenza della sindrome metabolica a cui afferiscono molteplici alterazioni glicolipidiche, metaboliche e vascolari e riconosce come fattori patogenetici principali l’insulino-resistenza, l’infiammazione metabolica e la disbiosi intestinale. La diabesità rappresenta pertanto un fattore di rischio cardiometabolico e oncologico di primaria importanza e necessita di un approccio terapeutico intensivo polifattoriale e spesso multidisciplinare (psicocomportamentale, dietetico, fisico, farmacologico e nutraceutico).
In aggiunta al ruolo imprescindibile svolto dalla dieta ipocalorica di tipo mediterraneo e dall’esercizio fisico, le very low calorie ketogenic diet si stanno affermando come ... [
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La diabesità, ovvero il connubio tra diabete mellito tipo 2 e obesità viscerale, è un problema di sanità pubblica ormai pandemico. Spesso coincide con la presenza della sindrome metabolica a cui afferiscono molteplici alterazioni glicolipidiche, metaboliche e vascolari e riconosce come fattori patogenetici principali l’insulino-resistenza, l’infiammazione metabolica e la disbiosi intestinale. La diabesità rappresenta pertanto un fattore di rischio cardiometabolico e oncologico di primaria importanza e necessita di un approccio terapeutico intensivo polifattoriale e spesso multidisciplinare (psicocomportamentale, dietetico, fisico, farmacologico e nutraceutico).
In aggiunta al ruolo imprescindibile svolto dalla dieta ipocalorica di tipo mediterraneo e dall’esercizio fisico, le very low calorie ketogenic diet si stanno affermando come strumenti sicuri ed efficaci nel trattamento combinato del diabete mellito tipo 2 e dell’obesità in quanto in grado di ridurre contemporaneamente tutte le alterazioni ad esse associate.
Nell’ultima decade molteplici studi scientifici condotti anche nell’uomo hanno indicato con crescente livello di evidenza che anche specifici probiotici e botanici possono svolgere un ruolo significativo nel ridurre la disbiosi intestinale e gran parte delle manifestazioni cliniche dell’insulinoresistenza.
Tra le molecole di origine vegetale spiccano la berberina, la curcumina e l’acido lipoico che, somministrate specie in associazione, riescono a offrire una sinergia terapeutica e a potenziare lo scudo metabolico, antiinfiammatorio e antiossidante offerto dalla dieta e dall’attività fisica.
Nel corso del convegno verranno presentate le evidenze scientifiche a supporto del ruolo di questi botanici con alcuni casi clinici esplicativi tratti dall’esperienza ambulatoriale del relatore.
Lo scopo di questo Corso è pertanto quello di creare un confronto e un’interazione multidisciplinare per riflettere sulle diverse possibilità terapeutiche disponibili nel paziente con obesità e DMT2 (ad es. gli analoghi del GLP-1 e i SGLT-2 inibitori).... [
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